Il Gratuito patrocinio nel processo penale

Il gratuito patrocinio, o più correttamente patrocinio a spese dello Stato, rappresenta un importante strumento a tutela del diritto di difesa ex art. 24 Cost., volendosi con esso garantire a tutti la possibilità di agire e/o resistere in giudizio, anche ai soggetti c.d. meno abbienti, ovvero a coloro che redditualmente non sarebbero in grado autonamente di sostenere le necessarie spese (parcella dell’Avvocato, consulente tecnico, spese di giustizia, etc.).

Colui che venga ammesso al gratuito patrocinio, godrà infatti di assistenza legale gratuita, atteso che del pagamento delle spese e dei dovuti compensi professionali se ne farà carico lo Stato e nessuna somma potrà mai essergli lecitamente richiesta.

Chi ha diritto al gratuito patrocinio

Possono essere ammessi al gratuito patrocinio i c.d. soggetti meno abbienti, ovvero coloro che risultino in possesso di un reddito annuo imponibile ai fini IRPEF (Imposta sul reddito delle persone fisiche) non superiore ad Euro 11.528,42, risultante dall’ultima dichiarazione.

Nel caso in cui il richiedente conviva con altri soggetti componenti il nucleo famigliare, il reddito andrà calcolato anche sulla somma dei redditi conseguiti da tutti gli altri componenti. Vanno, inoltre, ricompresi nel calcolo del limite reddituale anche tutti quei redditi che, per legge, sono esenti da IRPEF o soggetti a ritenuta d’acconto, ovvero ad imposta sostitutiva.

Possono essere ammessi al patrocinio a spese dello Stato i cittadini italiani, gli apolidi (coloro che sono privi di cittadinanza), gli stranieri in possesso di regolare permesso di soggiorno, nonché gli enti o le associazioni senza fini di lucro.

L’ammissione al gratuito patrocinio può essere richiesta in ogni stato e grado del procedimento penale ed è valida per tutti i successivi gradi del giudizio e per tutte le eventuali procedure, derivate ed incidentali, comunque connesse. Per i procedimenti d’esecuzione e quelli innanzi al Tribunale di Sorveglianza, occorrerà presentare una autonoma istanza.

Possono presentare istanza di ammissione al patrocinio a spese dello Stato tutte le parti del processo: l’indagato, l’imputato, il condannato, la persona offesa dal reato, la persona danneggiata dal reato che intende costituirsi parte civile, il responsabile civile o il civilmente obbligato per la pena pecuniaria.

Il patrocinio a spese dello Stato è escluso, in ambito penale, esclusivamente per colui che sia indagato – imputato di reati di evasione fiscale e per i condannati con sentenza definitiva per il reato di associazione mafiosa o per reati connessi al traffico di tabacchi e stupefacenti.

L’ammissione al gratuito patrocinio dà diritto all’assistenza di un solo difensore, che sia regolarmente abilitato al suo esercizio in quanto inserito negli specifici elenchi tenuti dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati.

Come richiedere l’ammissione al gratuito patrocinio

L’ammissione al gratuito patrocinio deve essere richiesta al Giudice o al Tribunale competente con apposita istanza, redatta in carta semplice e sottoscritta dall’interessato con firma autenticata direttamente dal difensore nominato..

L’istanza deve indicare il procedimento per cui viene chiesta l’ammissione al patrocinio, le generalità ed il codice fiscale dell’interessato e dei componenti il nucleo famigliare. All’istanza dovrà essere allegata idonea documentazione che attesti la propria situazione reddituale. Sull’istante vige, inoltre, l’obbligo di dichiarare tempestivamente tutte le eventuali variazioni intervenute successivamente alla presentazione dell’istanza, che incidano sul prescritto limite di reddito.

Il Giudice o il Tribunale competente, una volta verificato il possesso di tutti i requisiti richiesti per l’ammissione, emetterà il decreto di ammissione. Il decreto può essere successivamente revocato, qualora vengano meno i requisiti per l’ammissione in corso di giudizio.

 

 

FAC SIMILE DOMANDA DI AMMISSIONE AL PATROCINIO NEL PROCESSO PENALE

TRIBUNALE DI ………………………….

Nel proc. pen. n. ……………………………… R.G.N.R. nei confronti di ………………………………………………

Istanza di ammissione al patrocinio a spese dello Stato con dichiarazione sostitutiva di certificazione del reddito

– artt. 74 e ss. D.P.R. 30 maggio 2002 n. 115 e art. 46 D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445 –

Il sottoscritto …………………………………………., nato a …………………………….., il …………………, residente in ………….…………………, codice fiscale n. …………………………., (posizione processuale) ……………………………… per i reati di cui agli artt. ……………………………………………., non proposto, né sottoposto ad alcuna misura di prevenzione;

CHIEDE

di essere ammesso al patrocinio a spese dello Stato nel procedimento in epigrafe, ricorrendone le condizioni di legge.

A tal fine, ai sensi degli artt. 74 e ss. del D.P.R. 30 maggio 2002 n. 115, consapevole della responsabilità che assume con la presente dichiarazione e delle sanzioni penali previste dall’art. 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445 per le ipotesi di falsità in atti e dichiarazioni mendaci e, in specie, dall’art. 95 del  D.P.R. 30 maggio 2002 n. 115 per il caso di falsità od omissioni nell’autocertificazione, nelle dichiarazioni, indicazioni e comunicazioni, il sottoscritto

dichiara

a) che la propria famiglia anagrafica è composta, oltre che dall’istante già generalizzato nella premessa del presente atto, dai seguenti familiari conviventi (indicare generalità e codice fiscale di ciascun familiare convivente):

1)……………………………….………………………….

2)………………………………………………………….

3)……………………………….…………………………

4)……………………………………………………………………….

b) che è nelle condizioni di reddito previste dalla legge per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato, in quanto il reddito complessivo percepito dal nucleo familiare nel corso dell’ultimo anno, determinato ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. n. 115/2002, è di euro ……………………………………………………………………………………………………………..;

c) che si impegna a comunicare annualmente, fino a che il processo non sia definito, le variazioni di reddito verificatesi nell’anno precedente, rilevanti ai fini della concessione del beneficio, entro trenta giorni dalla scadenza del termine di un anno dalla data di presentazione dell’istanza o dell’ultima comunicazione di variazione;

d) di eleggere domicilio, ai fini della presente procedura, presso e nello studio del proprio difensore, Avv. …………………, del Foro di ……………………………….

(luogo e data) ……………………..

                                                                                                              (firma del richiedente) ………………………………………..

                                                                                                                                     E’ autentica

                                                                              (firma del difensore) ……………………………………

Pubblicato da Valeria Citraro

Laureata in Giurisprudenza con 108/110 presso l'Università degli Studi di Catania, con tesi in Diritto Processuale Penale dal titolo "La chiamata in correità. Struttura e Valutazione Probatoria". Abilitata all'esercizio della professione forense il 30/09/2016 con votazione 405/420.